Racconti


Rita ricorda la sua scuola (1956)

Racconti di scuola
(Rita Racobaldo)




"Ho cominciato la scuola elementare A. Stoppani nel 1956, il 1 ottobre, con tanto di grembiulino bianco e colletto celeste, obbligatori! La mia amata maestra si chiamava Pollastri Anna e il direttore era Luigi Longo (era buono ma noi bambine ne avevamo il terrore perché esigeva disciplina).  La classe era dotata di una pedana di legno su cui stava la cattedra, una grande lavagna girevole e tante lavagnette fissate al muro alle nostre spalle. In classe eravamo 42 alunne! Ogni banco era dotato di calamaio e si usava una cannuccia nella quale si inseriva un pennino per scrivere.  Maschi e femmine erano separati, si entrava da due cancelli diversi, i maschi portavano il grembiule nero col colletto azzurro. Durante l'intervallo si poteva giocare, una volta a settimana andavamo in palestra e, sempre una volta a settimana, si andava in aula canto dove la maestra (severissima ma con una splendida voce da soprano) ci insegnava anche canzoni patriottiche. Una volta a settimana avevamo lezione di cucito e ricamo, si ricamavano tovagliette da tè con le proprie iniziali, si imparava l'orlo a giorno... All'uscita di scuola si scendeva in fila per due, dalle più piccole alle più alte; veniva scelto un alunno che facesse il vigile con tanto di fascia sul braccio e istruito per dare lo stop o il via alle classi (quanta disciplina avevamo!).  Per le famiglie bisognose il patronato scolastico distribuiva una volta all'anno un paio di scarponcini, quaderni e cancelleria varia.  Non esisteva il tempo pieno ma c'era la refezione ed il ritrovo dove si poteva fermarsi per fare i compiti. Per i  più bisognosi c'era anche la possibilità di fare una doccia perché molti non avevano il bagno in casa."